L’anno di riferimento nella storia di Umbria Jazz per richiamo, per la qualità, per la capacità di mescolare popolarità ed esclusività, lo stadio e le fantastiche nottate a San Francesco.
Il clou resta l’incontro fra Sting e Gil Evans con la sua strepitosa orchestra piena di solisti di gran livello.
Arrangiamenti modernissimi ed evocativi, la rockstar emozionata e a completa disposizione di un repertorio che spazia dai suoi classici, a Jimi Hendrix, a Billie Holiday, a Charles Mingus.
Ma indelebili restano le lunghe, notturne, emozionanti session della band nella chiesa sconsacrata di San Francesco.
Nello stadio arrivarono anche i Manhattan Transfer sulla cresta dell’onda e al loro esordio italiano, Dexter Gordon reduce dal rilancio statunitense e del film Round midnight, e Miles Davis. In cartellone nel festival anche Cab Calloway a ricordare i tempi del Cotton Club.