Umbria Jazz 19: si arricchisce il programma dell’Arena Santa Giuliana
Umbria Jazz 19: si arricchisce il programma dell’Arena Santa Giuliana
Dopo i già annunciati King Crimson, Diana Krall e Paolo Conte altri grandi nomi si vanno ad aggiungere al programma di Umbria Jazz 19 all’Arena Santa Giuliana
Il 15 luglio un doppio set con Hiromi e George Benson.
Hiromi torna a Umbria Jazz nella formula sempre affascinante del piano solo, dopo che, due edizioni fa, aveva suonato sul palco dell’arena in duo con l’arpista colombiano Edmar Castaneda. Nella solo performance pianistica Hiromi riesce a esprimere nel modo migliore la multiforme vena creativa, supportata da una tecnica straordinaria che ha affascinato il pubblico di tutto il mondo. Un talento, il suo, che sfugge ad ogni etichetta e classificazione di genere. Le influenze rock, progressive, jazz, fusion l’hanno resa un’artista originale che ottiene grandi riconoscimenti e premi per tutti i suoi dischi.
Chitarrista jazz tra i più grandi di sempre, cantante di r&b, crooner, songwriter dalla vena soul, pop star: George Benson è artista dal multiforme talento. Basta guardare le diverse categorie in cui ha vinto i suoi dieci Grammy (con venticinque nominations) per capire che pochi come lui hanno saputo compiere una sintesi virtuosa e artisticamente rilevante tra le varie anime della Black Music.
Il 16 luglio serata dedicata alla musica latina con due progetti di Chick Corea e Richard Bona.
Con The Spanish Heart Band, l’ultimo dei tanti progetti cui ha dato vita Chick Corea, mai così attivo e creativo come in questi ultimi anni, si accende uno spot sull’anima latina del grande jazzman. I fans di Corea ricorderanno certamente che My Spanish Heart (1976) è anche il titolo di un disco di grande successo con cui Corea traduceva in suono la sua passione per la musica ispanica ed il flamenco (fondamentale in tal senso fu la collaborazione con Paco de Lucia, leggenda del flamenco).
Il nuovo “Flamenco Project” di Richard Bona ha preso forma tra Madrid e Barcellona ed è stato ispirato da un concerto di Paco De Lucia. Fedele alla sua visione della musica, che si propone di superare i paletti dei generi codificati, Richard Bona con Bona de la Frontera fonde i ritmi africani e le tradizioni andaluse per immaginare un “nuovo flamenco”. Con lui una band di assoluto livello in cui spicca il madrileno Antonio Rey, considerato il nuovo astro della GuitarraFlamenca.