Ultimo giorno di UJ18, il programma
Ultimo giorno di Uj18, il programma
Sala Podiani, Galleria Nazionale dell’Umbria ore 12 e 15,30
DANILO REA
Per Danilo Rea il concerto nella Galleria Nazionale dell’umbria è un ritorno. Nel 2003 – era il periodo di “Lirico”, il disco in cui Rea aveva riletto con il linguaggio del jazz le arie d’opera – Danilo fu protagonista di un bellissimo recital nella Sala Podiani.
Rea è uno dei musicisti, non solo italiani, che hanno frequentato più assiduamente i programmi di Umbria Jazz, anche per via di un eclettismo che lo ha portato a proporsi in progetti musicali molto diversi tra loro, dai trii pianistici (Doctor 3, il Trio di Roma) alle partnership con i cantanti (Gino Paoli, Peppe Servillo, Fiorella Mannoia) fino ai tanti omaggi ai grandi cantautori italiani (l’ultimo quello su Luigi Tenco). Ne’ vanno dimenticati i duo pianistici completamente improvvisati con Renato Sellani e con Brad Mehldau. Il piano solo resta però, per i tanti fan di Danilo, una dimensione privilegiata attraverso la quale egli riesce a esprimere un coinvolgente lirismo.
Libreria Feltrinelli ore 17
Presentazione del libro
“Il jazzista imperfetto” (Rai Eri editore)
di Danilo Rea e Marco Videtta
Teatro Morlacchi, ore 17
NEW TALENTS JAZZ ORCHESTRA DIRETTA DA MARIO CORVINI
La New Talents Jazz Orchestra è nata a Roma sotto la guida del trombonista e arrangiatore Mario Corvini, figlio d’arte Suo padre, Alberto (Al Korvin) è una figura importante del jazz italiano.
L’orchestra, nata nell’ottobre 2012, è costituita da giovani musicisti di talento provenienti da varie regioni italiane. È l’Orchestra residente della Fondazione Musica per Roma. Nel febbraio del 2013 inizia la collaborazione con la Casa del Jazz di Roma con una serie di lezioni-concerto che riscuotono un grande successo. Iniziano anche collaborazioni con solisti cone Maurizio Giammarco, Javier Girotto, Stefano di Battista, Daniele Tittarelli. Nel 2015 l’orchestra registra “Omaggio a Duke Ellington”, distribuito dalla rivista Jazzit. Altre importanti collaborazioni nel 2016: Marcello Rosa, Stefano Di Battista, il cantante Frankie Lo Vecchio, Susanna Stivali. L’Orchestra inoltre partecipa a L’Aquila all’evento di solidarietà “Il jazz italiano per Amatrice”, a favore delle popolazioni terremotate.
Nel 2018 viene lanciata la rassegna Our Monk, che si articola in una serie di appuntamenti e progetti che prendono spunto da Thelonious Monk scelto come modello e riferimento per il suo approccio esecutivo fuori dagli schemi, eclettico e originale. In quest’ambito si inserisce” Extempora”, con ospiti speciali Daniele Tittarelli e Roberto Gatto, che è diventato anche un disco pubblicato dalla Parco della Musica Records, l’etichetta della Fondazione Musica per Roma. Gli arrangiamenti di Extempora sono a cura di Mario Corvini e Gianluigi Giannatempo.
Arena Santa Giuliana, ore 21
GREGORY PORTER “NAT KING COLE AND ME” CON LA UMBRIA JAZZ ORCHESTRA DIRETTA DA VINCE MENDOZA
Gregory Porter presenta dal vivo il suo omaggio a Nat King Cole, oggetto del suo più recente disco (il quinto in studio) uscito qualche mese fa per Blue Note. Un tributo sentito e fortemente voluto, perché il grande crooner è stato uno dei primi ispiratori di Porter, complici i dischi che la madre gli faceva ascoltare da piccolo. Per Porter, però, Nat King Cole è stato non soltanto una influenza musicale ma anche una specie di figura paterna.
Il concerto perugino ripete la formula del disco e quindi si giova – unica data italiana – di una orchestra arrangiata e diretta da Vince Mendoza, vero specialista della materia (ha vinto cinque Grammy Award).
Per Porter tornare a Umbria Jazz è sempre un fatto speciale perché il festival umbro è stato tra i primi a riconoscere il talento del cantante californiano. Il suo esordio fu a
Umbria Jazz Winter #20 come resident artist per l’intera manifestazione. Porter era stato preceduto dagli apprezzamenti della critica americana che lo aveva definito il più sensazionale cantante jazz, soul, blues emerso negli ultimi anni. A partire dal primo disco, Water, che fu un clamoroso successo, Gregory Porter si è guadagnato cinque nomination e due vittorie ai Grammy. Negli ultimi cinque anni è stato più volte a Perugia, in una occasione come ospite vocale della Lincoln Jazz Orchestra diretta da Wynton Marsalis. Voce potente e melodica, le sue radici sono ben piantate nelle migliori tradizioni del jazz e della musica Nera.
L’orchestra che dirigerà Mendoza si basa sul nucleo di giovani musicisti che ha dato vita alla Umbria Jazz Orchestra, più altri fiati ed una sezione d’archi. Complessivamente, una sessantina di musicisti sul palco.
L’Umbria Jazz Orchestra ha già fornito ottime prove lavorando in precedenti edizioni del festival con Kurt Elling, Ryan Truesdell e Wayne Shorter. Il suo prossimo impegno sarà la rivisitazione delle canzoni dei Beatles arrangiate da Gil Goldstein, in programma a Terni per Umbria Jazz Spring.
MELODY GARDOT
È la quarta volta di Melody Gardot a Umbria Jazz, che ha seguito fin dagli inizi la carriera di questa raffinata artista.
Melody è uno dei talenti più puri emersi negli ultimi anni, e per di più con alcuni tratti non comuni: voce suadente, calda, capace di emozionare e di sedurre, ma non solo.
Melody Gardot è pure una straordinaria songwriter ed una band leader capace di dare, anche grazie ad una sapiente scelta dei musicisti e ad originali orchestrazioni, una veste sonora accattivante alle sue canzoni. Chi non l’avesse ancora ascoltata dal vivo può intanto ritrovare questo identikit artistico nel suo recentissimo Live in Europe, il disco dal vivo che le mancava (ma c’è anche un bel video che documenta un suo concerto all’Olympia di Parigi) e che lei ha fortemente voluto, lavorando ad una paziente e puntigliosa scelta delle registrazioni realizzate nei suoi ultimi tour.
Nel corso della ancor breve carriera la Gardot ha di volta in volta esercitato le sue doti di compositrice in ambiti diversi che vanno dal jazz al blues, dal r&b agli aromi latini.
Uno sguardo, il suo, rivolto a 360 gradi sulla musica del mondo e del suo tempo, senza dimenticare le tradizioni e le radici. La stessa musica che l’ha salvata, in un lunghissimo ricovero ospedaliero, dai gravi danni causati dall’ investimento di un suv mentre andava in bicicletta. Dapprima terapia, la musica è cosi diventata la passione della vita e infine lavoro. I suoi cinque cd, più alcuni singoli ed ep ed ancor più le esibizioni live documentano un’artista elegante e coinvolgente nello stesso tempo.