L’idea venne a Fabrizio Sferra che voleva riallacciare il filo che lo aveva legato a Enzo Pietropaoli in due storiche formazioni del jazz italiano, l’Open Space con Enrico Pieranunzi e Doctor 3 con Danilo Rea. Questa volta però non si trattava di un trio pianistico ma di un trio con chitarra, e la scelta cadde su un artista giovane ma già affermato come Edoardo Ferri, classe 2002, maturato attraverso importanti esperienze didattiche con star della chitarra tra i quali Lage Lund, Peter Bernstein, Fabio Zeppetella, Roberto Cecchetto.
Il risultato è una piccola band aperta ad ogni avventura musicale, capace di passare con disinvoltura dai classici del jazz ai tradizionali standard fino alle grandi canzoni di matrice rock. Con, in più, un istintivo affiatamento a dispetto delle differenze generazionali. I primi passi il trio li mosse in un box auto a Roma in cui si è ritrovato per provare: a tutti gli effetti una garage band declinata in chiave jazz.