Samara Joy ha vinto Best New Artist ai Grammy 2023. Un altro prestigioso “Grammofono” lo ha vinto per il suo secondo disco, “Linger Awhile”. “So this is only the beginning… there is much, much more to come”, ha detto. Aveva ragione perché ha appena portato a casa un altro Grammy!
Samara è balzata alla ribalta del jazz per aver vinto nel 2019 una delle più prestigiose manifestazioni riservata alle voci, la Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition. Per una cantante, è il massimo che si possa sperare, un biglietto da visita unico in uno scenario competitivo come la vocalità jazz.
Samara viene da una famiglia di musicisti, è cresciuta con il gospel e ha maturato interesse per il jazz nell’età del college. Poco più che ventenne, si è già esibita nei più importanti jazz club e sale da concerto di New York e nei maggiori festival di tutto il mondo.
Nella primissima fase della carriera ha collaborato con il trio del chitarrista Pasquale Grasso, con cui è venuta a Umbria Jazz e con cui ha inciso il suo primo disco.
L’anno scorso è uscito il secondo attesissimo album, “Linger Awhile”, che segna il suo debutto per la Verve, storica etichetta per cui hanno inciso la Vaughan, Ella Fitzgerald e Billie Holiday. Il disco aveva ottenuto una candidatura ai Grammy 2023. Un’altra nomination era andata a Samara come miglior nuova artista: due nomination, altrettante vittorie! Un terzo Grammy lo ha vinto per il brano “Tight”. Il terzo album, “Portrait”, è di qualche mese fa.
Umbria Jazz è fiera di aver creduto subito in questo giovane talento che torna quest’anno con una formazione più complessa, un ottetto.
