Ciao Franco
Con Franco Fayenz se ne va anche un pezzo di Umbria Jazz. Fayenz è stato presente al festival fin dalla sua nascita, nel 1973, a fare il suo lavoro di critico, e poi non ha mancato una edizione, fino a quando la sua salute glielo ha permesso.
Franco era un uomo colto, elegante, intellettualmente raffinato. Apparteneva alla aristocrazia del giornalismo e della letteratura musicale. Non solo: è stato egli stesso organizzatore di eventi e direttore artistico, di jazz ma anche di musica classica, l’altro suo grande amore.
Fayenz è stato un amico di Umbria Jazz e non ha fatto mancare, con il rigore e l’onestà intellettuale che gli erano propri, lodi e critiche. Sempre con la schiettezza e l’autonomia di giudizio con cui svolgeva il suo lavoro. Molti, leggendolo, hanno capito un po’ di più, quindi amato, il jazz.
Tutta la famiglia di UJ è vicina alla figlia Claudia alla quale manda un caloroso abbraccio.
Un grande personaggio e una grande persona che ci mancheranno.
Ciao Franco