Elemento di spicco della generazione dei trentenni, Emmet Cohen è un pianista che mantiene un piede ben saldo nella tradizione del jazz. Per la sua Master Legacy Series, per esempio, ha ospitato leggende come Ron Carter, Benny Golson, George Coleman e Houston Person, veterano sassofonista con settant’anni di carriera. Cohen, dunque, dimostra una propensione verso la classicità e la storia della musica americana, ma sempre con freschezza, personalità, gusto.
Cohen è un pianista brillante e tecnicamente impeccabile in odore di virtuosismo, lungo la linea Erroll Garner – Oscar Peterson, con una frase fluida e spesso elaborata.
Tra i momenti più importanti della sua breve ma intensa carriera vanno citati il programma Lincoln Center’s “Jazz for Young People”, la partecipazione ai più importanti festival del mondo come Monterey, Newport, North Sea, Bern, Edimburgo, New Orleans, i concerti nei jazz club più famosi, dal Birdland al londinese Ronnie Scott’s.
Ha anche vinto l’American Jazz Pianists Competition ed il Phillips Piano Competition della University of West Florida ed è stato finalista nel Thelonious Monk International Piano Competition. È stato anche il pianista del trio di Christian McBride “Tip City.” Ha dimostrato anche una grande dimestichezza con il difficile ruolo di accompagnatore di cantanti, come dimostrano le partnership con Samara Joy e Veronica Swift. Il suo trio lo sostiene con professionalità e non senza verve.
“Vibe Provider” è il suo ultimo disco.