Trombone (Gianluca Petrella) e vibrafono, percussioni (Pasquale Mirra): strumenti acustici altamente suggestivi se presi singolarmente e, ancora più, nella loro diversità, se abbinati con la formula del duo. Non solo: Petrella e Mirra sono maestri dell’elettronica in cui fanno sapienti incursioni.
I due musicisti collaborano da molto tempo, sia come duo (con questo progetto furono protagonisti di un memorabile set a Umbria Jazz 18, proprio nella Galleria Nazionale dell’Umbria), sia con organici più complessi come Correspondence, registrato su disco per Tǔk Music.
È un duo assolutamente insolito già nella sua strutturazione, che diventa originalissimo per come coniuga armonia e ritmo, improvvisazione e scrittura all’interno di un microcosmo elettroacustico timbricamente ricchissimo e che non smarrisce mai il suo equilibrio. Un equilibrio reso possibile dall’intesa tra i due e dalla condivisa curiosità di sperimentare percorsi inediti. Petrella e Mirra sono due innovatori dai quali, ogni volta, possono arrivare sorprese. Le loro rispettive carriere e le collaborazioni con alcuni degli artisti più creativi della scena contemporanea lo dimostrano.