L’orchestra di Gil Evans scrisse uno dei capitoli più belli della storia di Umbria Jazz. Nel 1987 l’orchestra fu protagonista di un memorabile ciclo di concerti di mezzanotte nella ex chiesa di San Francesco al Prato, basilica francescana dalle mura nude e con l’abside scoperchiato, dopo aver suonato al Festival con Sting allo Stadio Curi. Era l’orchestra favolosa che si esibiva allo Sweet Basil di New York tutti i lunedì, e nelle sue fila annoverava grandi solisti che avevano assimilato, sera dopo sera, l’anima, oltre che la forma, della musica creata dal geniale arrangiatore e bandleader canadese. Pochi mesi dopo Evans morì a Cuernavaca, in Messico. Non si spense però il ricordo di una delle più belle esperienze artistiche non solo del Festival ma di tutta la storia del jazz, unica per tensione emotiva, libertà formale, suggestione timbrica, innovazione.
Ora Pete Levin, tastierista, uno dei membri di quella band, ha preso l’iniziativa di riunire i principali musicisti delle orchestre di Evans degli anni ’70-‘80 (bisogna ricordare che l’orchestra era stata ospite di Umbria Jazz anche nell’edizione del 1974 in Piazza IV Novembre) ed il Festival non poteva non sentirsi coinvolto in questo affascinante progetto.
Tutto cominciò qualche anno fa quando Levin riunì alcuni musicisti della band di Gil per uno spettacolo in un club di New York. I suoi sforzi per portare in tour la band furono frustrati dalla pandemia ma nel 2024 il progetto riparte con la pubblicazione, in audio e in video, del concerto di New York.
Non sono soltanto ricordi, quella musica è ancora viva e attuale ed è capace di stimolare emozioni anche in chi allora non c’era.
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Gil Evans Remembered
- John Clark, corno francese
- Chris Hunter, sax alto
- Alex Foster, sax tenore
- Alex Sipiagin, tromba
- Tom Malone, trombone, sax baritono
- David Taylor, trombone basso
- Pete Levin, pianoforte, piano elettrico
- Dave Stryker, chitarra
- Mark Egan, basso
- Danny Gottlieb, batteria
- Beth Gottieb, percussioni