Le donne protagoniste di UJ24
Quella del prossimo luglio sarà un’edizione di Umbria Jazz con un cartellone che dedicherà alle donne un grandissimo spazio.
Raye, Hiromi, Laufey, Fatoumata Diawara, Veronica Swift e Lizz Wright saranno infatti impegnati nel main stage del festival, l’Arena Santa Giuliana.
Raye è senza dubbio una delle artiste più cool del momento, fresca vincitrice di 6 Brit Award, e indiscutibilmente una delle più importanti autrici avendo scritto brani per artisti del calibro di John Legend, Ellie Goulding, Khalid, David Guetta, Diplo e Beyoncé. Il suo nuovo album, “My 21st Century Blues”, che segue “Euphoric Sad Songs” del 2020, è un lavoro profondamente personale composto da tredici canzoni, che tocca tutti i temi, dalle difficoltose esperienze nell’industria musicale agli abusi sessuali, agli stupri, al dismorfismo corporeo, alle dipendenze, alla misoginia e persino ai cambiamenti climatici.
Fresca vincitrice, di un Grammy, è anche Laufey, cantante, songwriter, multistrumentista che porta una ventata di novità nel music business internazionale. Il debutto discografico fu nel 2020 con il singolo “Street by Street”, cui sono seguiti due album in studio e uno dal vivo, più una manciata di altri singoli ed EP. Intanto si è esibita al London Jazz Festival, è stata ospite di programmi della BBC e di TV americane, ha compiuto tour mondiali. “From the Start”, una delle sue più belle canzoni, ha spopolato nelle piattaforme streaming.
Un talento assoluto quello di Hiromi, che sfugge ad ogni etichetta e classificazione di genere. Le influenze rock, progressive, jazz, fusion fanno di lei un’artista originale che ottiene grandi riconoscimenti e premi per tutti i suoi progetti. La pianista giapponese è molto amata dal pubblico di Umbria Jazz, che ne ha potuto seguire i passi importanti fin dall’inizio. Hiromi ha infatti esordito nel 2002 a Umbria Jazz Winter #10.
E i primi passi a UJ li ha mossi anche Veronica Swift, era il 2019, che presenta il suo album omonimo uscito nel 2023, che segue “Confessions” (2019) e “This Bitter Earth” (2021). In questo ultimo lavoro l’artista amplia il suo repertorio ancorato al jazz più classico esplorando l’opera francese e italiana, la musica classica europea, la bossa nova, il blues, l’industrial rock, il funk e il vaudeville, dimostrando di essere una delle voci più versatili degli ultimi anni.
Attrice, cantante, songwriter: sono molti i talenti di Fatoumata Diawara, una delle personalità più intriganti della giovane scena africana. Nella sua musica il rispetto per le tradizioni e il richiamo alle radici del folclore si mescolano senza discontinuità con un messaggio culturale che guarda al futuro e al mondo. “This is my time and I’m sharing my soul”, così l’artista originaria della Costa d’Avorio (ma di origini maliane) spiega in estrema sintesi il suo approccio alla musica. Nell’arco di una carriera ancora breve, Fatoumata Diawara ha incrociato alcune delle star più importanti dello show business mondiale, da Bobby Womack a Herbie Hancock, da Paul McCartney al cubano Roberto Fonseca, anche lui presente a questa edizione di Umbria Jazz.
Per descrivere la sua voce il New York Times ha fatto riferimento al bourbon invecchiato in botti di legno o alla soffice pelle color burro. Non è solo la voce però a fare di Lizz Wright un personaggio così suggestivo. Non minori sono le qualità di songwriter e band leader, cui si aggiunge in tempi più recenti una forte propensione manageriale che l’ha portata a fondare la sua casa discografica per essere finalmente padrona delle proprie scelte artistiche senza sottostare ai condizionamenti delle major. Blues & Greens Records è il nome della sua personale etichetta lanciata nel giugno 2022 con la pubblicazione di un disco live, “Holding Space”, mentre la prossima primavera uscirà il primo album in studio, “Shadow”, che contiene cinque brani originali. Il primo singolo, “Sweet Feeling”, già in circolazione, è un bel blues.