È l’anno dei trombettisti: da Dizzy Gillespie a Freddie Hubbard con il V.S.O.P. (superband con la ritmica storica di Miles Davis, Herbie Hancock, Ron Carter, Tony Williams), Jack Walrath a raccogliere l’eredità Mingus, Jon Faddis e i giovani leoni Terence Blanchard e soprattutto la stella nascente Wynton Marsalis, allora ventiduenne, che anima il festival rispondendo a colpi di tromba, dalla stanza d’albergo, alla Olympia Brass Band che sfilava per poi unirsi a loro.
Ma nel festival ci sono anche veterani come Woody Herman e la sua orchestra, c’è il superbo quartetto monkiano Sphere, Bobby Hutcherson con Jackie McLean, una pattuglia di agguerriti sassofonisti texani, Arnett Cobb, Buddy Tate, Illinois Jacquet e l’abituale presenza italiana che, assieme a Giovanni Tommaso, lancia giovani leoni destinati a fare un lungo cammino come Danilo Rea e Roberto Gatto.