Umbria Jazz 22 torna alla formula del 2019 lasciandosi alle spalle due anni di cancellazioni (2020) o edizioni ridotte (2021).
I numeri: 260 eventi in dieci giorni, undici diverse location (non contando il centro storico percorso dalla marching band), 90 band per un totale di circa 500 musicisti. Tanto jazz, e molto altro, perché il Festival per vocazione è aperto ad un pubblico eterogeneo: chiunque può trovare il “suono” più adatto ai propri gusti.
La formula resta quella che si è progressivamente affinata negli ultimi vent’anni: Arena Santa Giuliana come main stage serale per i grandi eventi, con “sconfinamenti” anche nell’area del pop/rock; concerti pomeridiani al Teatro Morlacchi per il grande jazz: il paradiso dei fan puristi; Galleria Nazionale dell’Umbria in una raffinata dimensione cameristica per location e cartellone; club notturno in via della Viola con resident band e jam session. Lo stesso spazio è aperto per i concerti serali, tra i quali le performance dei vincitori del LetterOne Rising Stars Jazz Award. Tornano anche i concerti gratuiti all’aperto, con una novità: oltre ai tradizionali palchi in Piazza IV Novembre e ai Giardini Carducci, se ne apre un altro in Piazza Matteotti, tutto dedicato allo swing. Umbria Jazz incentiva la sua identità storica festaiola e di manifestazione inclusiva, non solo per conoscitori. Infine, buona musica come piacevole colonna sonora per chi vuole godersi la cucina umbra in ristoranti del centro storico: quello aperto nell’Arena prima dei concerti serali, e i due locali abituali: Bottega del Vino e La Taverna.
Riprende pienamente il suo percorso anche UJ4KIDS, riuscita sintesi di gioco, cultura, creatività, socialità per bambini e ragazzi (e le loro famiglie). Il main stage, l’Arena Santa Giuliana, è la sede dei grandi eventi serali in cui si spazia dal jazz di Herbie Hancock, Diana Krall e Samara Joy & Pasquale Grasso Trio, a rock della compianta leggenda della chitarra Jeff Beck, uno dei più grandi solisti della storia, con Johnny Depp come ospite speciale. E ancora: il soul di Dee Dee Bridgewater e gli Incognito, che dopo trentacinque anni restano una sigla peculiare del nu soul inglese fino ad arrivare al blues della rivelazione degli ultimi decenni, Christone “KINGFISH” ingram. La notte dedicata al Brasile è con la vocalità raffinata di Marisa Monte e il samba trascinante di Gilberto Gil che porta sul palco figli e nipoti. L’Arena Santa Giuliana diventa l’Havana quando Cimafunk infuoca il palco dopo il duo di Grammy-winners Gonzalo Rubalcaba e Aymée Nuviola con pianoforte e voce per cantare le melodie dell’Isola. La canzone di Sir Tom Jones, una delle più belle voci di sempre arriva sul main stage di UJ anche con il pop sofisticato di Joss Stone e Jamie Cullum, songwriter di classe. Il funk di Cory Wong, sintesi inestricabile di energia e divertimento. Stessi sentimenti che salgono sul palco insieme ai Funk Off con Mark Lettieri, chitarrista finissimo e membro degli Snarky Puppy.
Il Teatro Morlacchi è il luogo dedicato ai fan del jazz “ortodosso” nelle sue diverse declinazioni. Due anniversari alla base della programmazione in Teatro: Enrico Rava Special Edition, band costituita tre anni fa per l’ottantesimo compleanno di Rava, e il ritorno di Doctor 3 a 25 anni dalla fondazione. Paolo Fresu e la first lady del jazz italiano, Rita Mrcotulli, incontrano uno dei maestri della musica brasiliana, Jaques Morelenbaum. Dado Moroni, uno dei pianisti italiani di risonanza internazionale, presenta un nuovo quartetto con Eleonora Strino e Yanara Reyes McDonald. Meeting al vertice nella band di Charles Lloyd, con un maestro della chitarra moderna, Bill Frisell. Inside Straight è il quintetto di uno dei più influenti jazzman dell’era moderna, Christian McBride, mentre è grandissima la reputazione del nuovo trio di Vijay Iyer, piccola grande band che non rinnega la tradizione ma va oltre con originalità. Kurt Elling, vocalista di classe, esibisce un groove più moderno ed energetico, tutto elettrico, con escursioni nel funk. Con lui, il popolare chitarrista di scuola californiana Charlie Hunter. Infine, Immanuel Wilkins, sassofonista rivelazione, vero astro nascente del jazz contemporaneo. La Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria si è ritagliata un ruolo di spazio ideale per le proposte artistiche di stampo cameristico: jazz acustico, quasi tutto italiano, spesso di ricerca, band di piccole dimensioni, una attenzione per formule non consuete. Musica e buona cucina sono, insieme, un pezzo della formula di Umbria Jazz con i concerti al Ristorante la Taverna, al Restaurant Stage dell’Arena Santa Giuliana e alla Bottega del vino.
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Opera: Luigi Marazzi