La chitarra è uno strumento che si addice a Orvieto: l’elenco degli specialisti delle sei corde che si sono alternati al festival è lunghissimo e molti di loro sono tornati più volte.
Come il magnifico Jim Hall, maestro della rarefazione e delle armonie sofisticate, musicista simbolo di un festival che gurada alla qualità. E come John Scofield, come sempre animato da quel suo gusto torrido e intriso di blues e formazioni sempre costruite attorno a ritmiche robustissime.
Quanto a Richard Galliano, stavolta con un maestro assoluto del jazz francese, il multistrumentista Michel Portal, e Roy Hargrove, sempre con il suo hard bop rivisitato, continuano a visitare la città con la loro musica. Luis Bacalov, riscopre le sue origini argentine e si presenta con un progetto legato all’inesauribile filone del tango.
Un altro pianista, Chucho Valdes, figura storica del jazz cubano, ripropone le colorate e ricche atmosfere della musica latina. Mentre il trombettista Dave Douglas propone un jazz contemporaneo che prova a uscire dalla routine in cui spesso cadono molti suoi colleghi.