E’ l’anno del protagonista mancato, l’immenso, irraggiungibile, spesso indisponibile João Gilberto, il padre della bossa nova, musicista raro già ospite di Umbria jazz a Perugia, invitato come maestro insieme da ascoltare e celebrare.
E invece, all’ultimo, João dà forfait per una bronchite e il festival per tappare l’improvviso buco ricorre a Stefano Bollani, musicista sempre più in ascesa che prende al volo l’occasione per diventare protagonista assoluto di un’edizione che, alla fine, risulta un nuovo festival del pianoforte a parte la riproposizione del celebre Duke Ellington Sacred Concert con gli Harlem Jubilee Singers di Gregory Hopkins.
Oltre a Stefano, in lizza a Orvieto ci sono quell’altro dominatore della tastiera che è il maestro Martial Solal, l’irruento e, spesso sottovalutato Antonello Salis, un vero gigante della fantasia, ed Enrico Pieranunzi.